“Cammina lei, nella bellezza”: quando abbiamo pensato, dopo la bella riuscita di UmbriaLibri a Terni, di buttarci nell’impresa di uno speciale dedicato all’amore romantico nella città di San Valentino, mi è venuto in mente questo incipit di una poesia di George Byron. Chi non vorrebbe sentirsi dedicare
un verso del genere… eppure, nell’epoca in cui l’emotività e la sensibilità sembrano essere ossessivamente al centro del discorso pubblico, la realtà delle cose, sfrondata dalla retorica social e dal politicamente corretto, segnala invece l’incapacità – di massa, oserei dire – di affrontare la potenza dei sentimenti, saperla gestire e, soprattutto, saper accettare la grande sfida della loro durata. Confondiamo innamoramento e amore come se nulla fosse, rivestiamo piccoli capricci di termini roboanti, sviliamo parole pregnanti
come amicizia, amorevolezza, fedeltà al rango di passe-partout per indicare qualsiasi cosa attenga alla nostra affettività, e invece la questione del “deserto emotivo” è uno dei grandi dilemmi che, per esempio, riguarda le nuove
e nuovissime generazioni. E dunque, ecco il perché di un UmbriaLibri speciale, anzi specialissimo, dedicato al tema dell’amore e, come dicevo, dell’amore romantico in particolare: perché ci innamoriamo, come ci innamoriamo,
come scegliamo una persona, perché decidiamo di investire la nostra vita accanto a un partner, perché sbagliamo, perché reiteriamo gli errori, perché
la “durata” è la grande assente nell’epoca del presentismo in cui una storia spesso dura il tempo di un soffio perché sappiamo che fuori dalla porta
del nostro cuore c’è già qualcuno in attesa, e poi qualcuno ancora dopo,
e così via. Per questo abbiamo chiamato a convegno scrittori, poeti, psicanalisti, critici musicali, gente di spettacolo, giornalisti, nel nuovo spirito plurale di UmbriaLibri e nella convinzione che la scrittura è ben più
della pubblicazione di un volume, per ragionare assieme su questa enormità così grande e così fragile che chiamiamo amore, non dico per trovare risposte ma almeno per focalizzare meglio ciò di cui si parla, l’essenza stessa
del romanticismo – comprese le sue degenerazioni –, fermo restando
che un amore che fa soffrire è qualcos’altro. Ma le parole vanno prima nominate e poi comprese nel loro pieno significato. Tre giorni per stare insieme in un posto bellissimo come la Biblioteca Comunale, sotto il segno del LOVE e, ci auguriamo, dell’accoglienza e del buonumore. A fra poco!
Angelo Mellone
Direttore Artistico UmbriaLibri